

Impianto dentale con poco osso dentale
Si può inserire un impianto quando c’è poco osso dentale o manca del tutto? Questa è una delle domande che più spesso ci sentiamo fare e a cui oggi vogliamo dare una risposta.
Perdita di osso dentale: le cause
La perdita di osso dentale si verifica principalmente per i seguenti motivi:
- edentulia parziale o totale – qualsiasi sia la causa della perdita di uno o più denti (estrazione, parodontite, trauma ecc.) il tessuto osseo che circonda la cavità lasciata dalle radici tende a ritirarsi; bisogna tener presente che più si attende per sostituire uno o più denti persi e più importante sarà la perdita di osso
- naturale invecchiamento – con l’età l’osso tende a ritirarsi in modo naturale
- parodontite (o piorrea) – la malattia gengivale al suo stadio più avanzato causa la distruzione del parodonto, ovvero dell’insieme dei tessuti di supporto al dente
- osteoporosi
- patologie a carico dei denti – tra cui troviamo, tra le altre, infezioni e ascessi
- estrazioni eccessivamente demolitive
Impianto dentale in mancanza di osso dentale: le tecniche
Se hai poco osso per inserire un impianto dentale potresti essere un candidato ideale per uno dei seguenti interventi che puoi effettuare nel nostro studio:
- rigenerazione ossea guidata con membrane riassorbibili
- rigenerazione ossea guidata con membrane non-riassorbibili
- rigenerazione ossea guidata con griglie in titanio prodotte tramite CAD CAM
- innesto di osso in blocco
- innesto cortico-particolato (noto anche come Tecnica di Khoury)

La rigenerazione ossea guidata
La Rigenerazione Ossea Guidata (GBR) è una tecnica chirurgica che trova impiego nel trattamento di un difetto osseo dentale di grandi dimensioni e si basa sull’impiego di membrane-barriere per dirigere la crescita di nuovo osso in quelle aree aventi insufficiente volume allo scopo di ripristinare l’estetica o di consentire il posizionamento di uno o più impianti dentali.
ll principio della rigenerazione ossea guidata trae origine dalla rigenerazione tessutale guidata (GTR) dei tessuti parodontali di cui per la prima volta parlano Nyman e Karring nel 1980. I due autori basarono a loro volta la teorizzazione della tecnica sulle ricerche di rigenerazione neuronale eseguite fin dagli anni ’50 da Murray.
Senza scendere nei particolari tecnici è importante sapere che è possibile suddividere le membrane in due tipi principali: non riassorbibili e riassorbibili. Da questa suddivisione risulta ben chiara la distinzione tra GBR con membrane riassorbibili e GBR con membrane non-riassorbibili.
La tecnica di innesto osseo
La tecnica di innesto osseo autogeno, cioè proveniente dal paziente stesso, permette di aggiungere volume e densità in quelle aree che presentano un difetto osseo significativo. Una volta effettuato l’intervento è necessario lasciare all’organismo il tempo necessario per svolgere la naturale rigenerazione. In altre parole il biomateriale inserito funge da impalcatura (scaffold in gergo medico) su cui nuovo tessuto osseo cresce e si rigenera.

Impianti dentali con poco osso dentale a San Donà di Piave
Se hai poco osso dentale ma vuoi comunque inserire uno o più impianti dentali non dovrai rinunciare all’intervento: scegliendo il nostro studio ti affiderai alle tecniche più all’avanguardia nel campo della rigenerazione ossea e dell’innesto osseo.
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