

Qual è la differenza tra parodontite e gengivite?
Il cavo orale ospita naturalmente dai 200 ai 300 tipi di batteri: tuttavia quando l’accumulo incontrollato di una o più tipologie può dare luogo allo sviluppo di gengivite e parodontite. Se è vero che sono le malattie gengivali più comuni, sai qual è la differenza tra parodontite e gengivite? Saperlo è importante, scoprilo leggendo l’articolo.
In linea generale possiamo dire che la gengivite rappresenta la fase iniziale della malattia parodontale: si presenta come una generica infiammazione delle gengive ma non sempre manifesta sintomi percepiti. Se non trattata, la gengivite può evolvere nella parodontite, la fase più avanzata della malattia gengivale. La parodontite è una minaccia per il parodonto perché può danneggiarlo in maniera irreversibile e portare anche alla perdita dei denti.
Qual è allora la differenza tra parodontite e gengivite?
Gengivite: come si manifesta
La gengivite è un’infiammazione delle gengive che si presenta inizialmente in forma lieve. In genere causa disturbi di modesta entità che vanno e vengono. È fondamentale sapere che se viene trattata precocemente, è una condizione reversibile.
I sintomi della gengivite
Tra i sintomi più comuni della gengivite troviamo:
- gengive rosse e gonfie
- gengive che sanguinano quando ti lavi i denti o passi il filo interdentale
- gengive che sanguinano anche lontano dall’igiene orale
Spesso la gengivite non provoca dolore o altri sintomi.

Come trattare la gengivite
L’obiettivo del trattamento è ridurre al minimo l’infiammazione. Il trattamento include:
- igiene orale domestica regolare (lavarsi i denti almeno 2 volte al giorno per 3-4 minuti e passare il filo interdentale)
- pulizia dentale professionale
- collutorio antisettico a base di clorexidina che riduce la quantità di batteri nel cavo orale
Parodontite: come si manifesta?
Come accennato, se la gengivite non viene trattata può evolvere nella parodontite, ossia l’infiammazione del parodonto formato da tessuto gengivale, tessuto osseo e legamento parodontale, che supporta i denti e li mantiene in posizione. Il progredire della patologia mette a serio rischio la vita del dente stesso che potrebbe cominciare ad allentarsi e addirittura cadere.
I sintomi della parodontite
La parodontite si manifesta in più stadi: più avanzato è lo stadio maggiore è la perdita di tessuto e più gravi sono in sintomi.
I sintomi della parodontite includono:
- gengive rosse e gonfie
- gengive che sanguinano
- gengive doloranti
- sensibilità dentale
- alito cattivo
- denti mobili
- dolore durante la masticazione
- recessione gengivale

La perdita di tessuto osseo e legamento parodontale crea degli “spazi” definiti tasche parodontali, all’interno delle quali è presente una flora batterica che continua ad alimentare la lesione.
Come trattare la parodontite
Trattandosi di uno stadio avanzato della malattia parodontale richiede un trattamento aggiuntivo rispetto alla gengivite. L’obiettivo è sempre eliminare l’infiammazione e, quando possibile, ripristinare i tessuti perduti.
Il trattamento include:
- igiene orale domestica regolare (lavarsi i denti almeno 2 volte al giorno per 3-4 minuti e passare il filo interdentale).
- pulizia dentale professionale profonda con strumenti specifici
- antibiotico per via orale nei casi più gravi
- chirurgia per la pulizia profonda delle radici dentali
- chirurgia rigenerativa o resettiva, per eliminare le tasche parodontali
Prevenire la parodontite
Alcuni fattori di rischio aumentano la possibilità di sviluppare la parodontite. Tra i più noti il fumo di sigaretta ed il diabete non compensato.
Per prevenire la temuta parodontite è quindi importante trattare tempestivamente i primi sintomi della gengivite e, più in generale, rispettare le 2 regole fondamentali della salute orale:
- non trascurare l’igiene orale quotidiana
- effettuare visite di controllo e sedute di igiene professionale ogni 6 mesi
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